
Rendere evidente quello che già c’è, nascosto in vicoli o dietro portoni anonimi. Contro il degrado e l’abbandono del quartiere romano di San Lorenzo, spesso teatro di drammatici episodi di cronaca come l’uccisione della sedicenne Desirée Mariottini nel 2018, due giovani, l’artista Alessandro Calizza e il curatore Tommaso Zijno, hanno ideato Salad, acronimo di San Lorenzo Art District. Il progetto darà vita a un portale internet che offra una mappatura delle tante e diverse attività artistiche che si trovano nel quartiere. “Tra pittori e scultori, fotografi, gallerie e fondazioni artistiche, in questa zona ci saranno tra i 60 e i 70 studi.
L’obiettivo è quello di renderli evidenti al pubblico attraverso un sito”, spiega Alessandro. “Ogni giorno nascono nuove opere di street art – aggiunge Tommaso -. Per fortuna da qualche anno San Lorenzo viene anche tappezzata di bellezza”. Ancora alle fasi iniziali, Salad conta sull’appoggio dell’università romana La Sapienza, attraverso il museo laboratorio MLAC. “San Lorenzo è un luogo in cui gli artisti possono uscire con le scarpe sporche di vernice ed essere accettati tranquillamente. Questa è la bellezza del quartiere”, racconta il pittore Gianni Politi. “L’idea di Alessandro e Tommaso è una genialata, perché permette a tutti noi artisti di metterci in rete. D’altronde San Lorenzo è la casa dell’arte”, conclude il pittore, scultore e scenografo Bruno Melappioni.
Di Daniele Autieri e Francesco Giovannetti
“L’anno che verrà” – a cura di Silvia Barbagallo e Gregorio Botta
Una produzione Gedi Visual